martedì 29 novembre 2011

Come nasce un panda

e

Il libro che leggerete (spero) questo Natale, magari dopo averlo trovato sotto l'albero, o dentro la calza, o di fianco alla canottiera, in realtà è nato molti anni prima.

Già, anni, non mesi.
Perché il tempo di gestazione di un libro, più o meno illustrato, a volte travalica le leggi di madre natura.
Comincia con le prime nausee e procede lentamente.
Di soppiatto.
Sperando (invano) che ti dimentichi.
E quando meno te lo aspetti... ZAC... devi aspettare ancora.
Ma credevi fosse la volta buona.

Nel caso della storia di Riccardo e Asterisco, l'avventura è cominciata quasi cinque anni fa.
I due presero a saltellarmi per la testa nel febbraio del 2007.
Dall'idea iniziale alla prima stesura trascorsero pochissimi giorni, dopo i quali mi sembrò naturale proporre a Jacopo, già compagno di mille avventure, di dar forma ai personaggi.
Ricordo come fosse ieri il momento in cui mi telefonò entusiasta per accettare.
Mi trovavo con mia moglie per le vie di Bargamo Alta, in visita da ottimi amici.
Faceva un freddo fuori dal comune.
Per lo meno per gente come me, abituata al clima ligure.
Ricordo che risi in modo goffo, intabarrato com'ero per resistere alla temperatura artica.

Ero appena diventato zio.
Il mio primo, splendido, nipote era già un'inesauribile fonte di idee per le mie storie.
Oggi, Davide ha quasi 7 anni.
E una sorella.
Camilla, che di anni non ne ha nemmeno uno, ma farà a tempo anche lei.
Nel frattempo è arrivato anche il mio di bimbo: Andrea.
Lo stesso nome di uno dei personaggi del racconto, il cui primo schizzo sorride qui sopra.
Un bimbo pirata.
Aria di mare. Ma io, già a Bergamo Alta, ridevo di gusto.

Ora sono loro i miei ghostwriters.
Questa storia, è per loro, e per voi.

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